Paganica 5 - Atto secondo
Alessandro Giani
Alessandro Giani
Alcune riflessioni libere dopo il secondo intervento in Abruzzo

L'evento mediatico che si è creato attorno al dramma dell'emergenza terremoto in Abruzzo ha sicuramente contribuito a vigilare sulla buona riuscita delle operazioni di soccorso ed assistenza alla popolazione, mantenendo alto il livello di attenzione sulle operazioni, tuttora copiose. Il contributo portato dai volontari impegnati in questa seconda tornata è stato piccolo, se paragonato all'immensa organizzazione, ma significativo. Non certo con spirito autocelebrativo si tirano le somme di questa missione; semmai, un'attenzione in più, la si ripone in ciò che un'esperienza come questa ha insegnato, facendo comprendere che i veri ospiti del campo di "Paganica 5 - San Giustino" siamo stati noi volontari.
Al di là del nostro impegno, profuso in diverse funzioni della struttura, dalla mensa alla logistica fino al magazzino, ciò che rimane è un grande senso di nostalgia, poichè al giorno della partenza, mentre si osservava dall'autostrada che porta verso Teramo, l'altopiano colpito dal terremoto, sempre di più ci si dispiaceva di dover interrompere temporaneamente quell'intenso spirito di squadra applicato, che, mosso dal filo conduttore del problem solving, ha regalato una magnifica esperienza ai volontari presenti.
Con simpatia ed affetto voglio ringraziare tutte le Associazioni che hanno collaborato durante questa settimana, permettendoci un ulteriore arricchimento attraverso la loro professionalità. Un particolare ringraziamento lo faccio poi ai colleghi volontari di Treviglio, senza la cui professionalità nulla sarebbe stato possibile.
La speranza più grande con cui siamo tornati è quella di aver potuto lasciare nuovamente un pezzo del nostro cuore nella ferita terra abruzzese. Un piccolo pezzo, che unito a quello dei colleghi volontari, ci auguriamo possa riportare L'Aquila a volare alto.

Alessandro Giani
Resp. Missione Paganica 5 (18-25/07/09)
  Inviato da e107   domenica 26 luglio 2009 - 20:59:55
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Protezione Civile - Seconda volta tra i terremotati
Il Popolo Cattolico
Il Popolo Cattolico
Le lezioni di primo soccorso per 14 volontari, organizzate dal Sottocomitato CRI

A colloquio con il vicepresidente dott. Federico Merisi per conoscere l'impegno della Protezione Civile della nostra città a favore di chi è nel bisogno.

- Siamo venuti a conoscenza di un ulteriore impegno della Protezione Civile di Treviglio nell'Abruzzo terremotato. Può illustrare questa seconda tappa ai nostri lettori?

"Dire Protezione Civile oggi a Treviglio è riconoscere la presenza attiva in Città di un'Associazione di volontari da circa 30 anni. Tante cose sono state fatte, e tante cose si faranno, ma ciò che più conta è quello che si fa ogni giorno per la crescita di una vera cultura di Protezione Civile."

- Quali i prossimi impegni?

"Fra le tante iniziative che traducono nella pratica e sul campo l'impegno costante dei Volontari, attualmente se ne segnalano due: una di interesse nazionale e una a valenza interna. Venerdì 17 luglio, 6 volontari (Alessandro Giani, Pierluigi Rocchi, Tina Preziuso, Marinella Quartieri, Davide Nassuato, Giacomo Belloni) sono partiti per Paganica, al fine di portare il contributo alla popolazione abruzzese colpita dal terremoto. Per l'Associazione di Treviglio è la seconda spedizione, sempre agli ordini della Prefettura di Bergamo. Questa volta è aumentato il numero di partecipanti, e si è consolidata la voglia di partecipare a un concorso di idee, di progetti, ma soprattutto di interventi concreti a favore di una popolazione così duramente colpita da un evento purtroppo naturale."

- Quale la seconda iniziativa?

"La seconda delle iniziative è in cantiere oggi, è di carattere formativo interno, nella logica che la Protezione Civile di Treviglio ha sempre sostenuto ovvero: è necessario, anzi è indispensabile informarsi e formarsi prima di intervenire. A questo proposito 14 volontari hanno partecipato a un corso di base in materia di primo soccorso, organizzato con il Sottocomitato CRI della città. Lo scopo prefissato e conseguito è stato quello di acquisire le nozioni fondamentali per poter agire in sicurezza in caso di pericolo. Tutto ciò si aggiunge all'operatività dell'Associazione cittadina, che sta ultimamente dimostrando ancora una volta quale sia il significato completo di Protezione Civile, che non è solo quello, peraltro importantissimo, di intervenire in caso di calamità naturale."

(da "Il Popolo Cattolico" del 26 luglio 2009)
  Inviato da admin   domenica 26 luglio 2009 - 10:49:08
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Il Rischio Chimico
Copertina Il Rischio Chimico
La copertina dell'opuscolo
Informazione alla popolazione di Treviglio sul rischio di incidente rilevante

E' stato presentato alla popolazione e alla stampa l'opuscolo "Il rischio chimico - informazione alla popolazione di Treviglio sul rischio di incidente rilevante", pubblicato dall'Assessorato alla Sostenibilità ambientale e sociale del Comune di Treviglio in collaborazione con l'Associazione Volontari della Protezione di Treviglio e Gera d'Adda, i cui testi sono stati curati dal nostro presidente Gianni Perego.
Come dice il sottotitolo, "Informazione alla popolazione di Treviglio sul rischio di incidente rilevante", l'obiettivo prioritario dell'opuscolo è quello di rendere consapevoli i cittadini dell'esistenza di rischi dovuti alla presenza di industrie preposte alla lavorazione di determinate sostanze, in quanto ritenute potenzialmente pericolose e, conseguentemente, di indicare i comportamenti di autoprotezione che servono per mitigare gli effetti.

In particolare nell'opuscolo si espongono i possibili rischi di incidente, i comportamenti e le misure di autoprotezione, si danno consigli utili in caso di emergenza, si elencano simboli di pericolo, frasi di rischio e sicurezza delle sostanze pericolose.

Infine sono elencate e descritte dettagliatamente le industrie a rischio di incidente rilevante secondo le attuali normative (D.lgs 334/99 e D.lgs 238/05 "Normativa Seveso II e III") presenti sul nostro territorio (Farchemia, ICIB e Eurogravure).
Descrivendo le aziende, si elencano le certificazioni e autorizzazioni possedute, gli enti o le istituzioni autorizzate a dare informazioni su di esse, attività svolte, sostanze e preparati pericolosi immagazzinati e lavorati, natura dei rischi e degli incidenti che si potrebbero verificare, comportamenti da seguire all'interno e all'esterno dell'azienda, mezzi di comunicazione, primo soccorso, posti di blocco.

Insomma si tratta di una informativa di prevenzione completa e nella sostanza del piano per la gestione dell'emergenza esterna a cui è eventualmente necessario conformarsi tempestivamente, anche se va comunque ribadito che la probabilità che si verifichi un incidente chimico rilevante, cioè in grado di produrre danni alla popolazione è, seppur reale, piuttosto bassa.

Il Comune di Treviglio provvederà a breve a consegnare l'opuscolo a tutti i cittadini che risiedono nelle zone circostanti le aziende a rischio di incidente rilevante.



Scarica l'opuscolo "Il rischio chimico - informazione alla popolazione di Treviglio sul rischio di incidente rilevante"
  Inviato da admin   lunedì 29 giugno 2009 - 14:00:01
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I Nostri Volontari In Missione a Paganica (AQ)
Tendopoli Campo Paganica 5
Tendopoli Campo Paganica 5
L'esperienza dei nostri volontari al campo Paganica 5

Nella settimana tra il 22 ed il 30 giugno, i Volontari della Protezione Civile di Treviglio e Gera d’Adda sono stati attivati per portare assistenza alle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo.
Infatti, nei pressi di Paganica, frazione de L’Aquila, è stata recentemente allestita una nuova ed ulteriore tendopoli di accoglienza dal nome “Paganica 5 – San Giustino”.
La missione dei volontari prevedeva l’intervento di una squadra di 4 persone a supporto delle cucine che sarebbero state gestite dal gruppo comunale di Fonteno (BG). Tuttavia, la situazione, molto precaria in loco, ha comportato un radicale cambio di programma.
Alla partenza, programmata il 22 giugno alle ore 19.00, presso il piazzale antistante l’edificio sede della Provincia di Bergamo, tra i numerosi gruppi comunali e le Associazioni di Volontariato, erano presenti i volontari della M.A.S. (Mutua Assistenza Sanitaria) di Bergamo, che hanno condiviso da vicino l’esperienza con il gruppo di Treviglio, composto da Pierluigi Rocchi, Tina Preziuso, Raffaella Moriggio ed Alessandro Giani.
Gli oltre 650 km, che separano Bergamo da Paganica (AQ), sono stati percorsi in autocolonna fino a Desenzano del Garda (BS), dove una prima sosta ha permesso ai volontari di rifocillarsi in vista del viaggio notturno. Da lì in poi, ogni gruppo si è mosso autonomamente dandosi appuntamento presso Giulianova, casello autostradale dal quale inizia la bretella che conduce all’autostrada per L’Aquila. Il viaggio notturno è proseguito fino alle prime ore dell’alba, quando le splendide pendici del Gran Sasso cominciavano ad illuminarsi di un bagliore accattivante.
Riallineata la colonna degli automezzi ed intrapreso il traforo che porta all’uscita dell’Aquila est, si presenta agli occhi dei volontari un paesaggio drammatico: dalle alture sulle quali si viaggia è possibile scorgere in lontananza i tetti crollati delle frazioni di Paganica, Tempera ed in lontananza Onna.
Appena usciti dall’autostrada, la visione si fa sempre più nitida e dolorosa al tempo stesso: edifici completamente rasi al suolo, abitazioni lesionate da crepe impressionanti e calcinacci sommariamente accantonati a bordo strada, solamente da permettere il transito degli automezzi.
Un dramma comprensibile fino in fondo soltanto da chi lo ha vissuto.
Raggiunto il campo di Paganica 5 – San Giustino e parcheggiati gli automezzi, la situazione appare subito critica. La zona, un agriturismo in fase iniziale di costruzione, era stata allestita per sommi capi nei dieci giorni precedenti e le tende erano state montate su una ghiaia poco setacciata ed estremamente disagevole sia per il transito pedonale che per quello veicolare, tanto da obbligare ad effettuare un nuovo ordine di ghiaia più fine, che meglio si conciliasse con la ripavimentazione della zona tende e con i vialetti di transito.
Al passaggio delle consegne tra l’uscente gruppo della provincia di Pavia ed il subentrante bergamasco, si è preso coscienza della drammaticità della situazione, che ha imposto un radicale stravolgimento di piani. Non più cuochi, né camerieri, né lavapiatti, ma carpentieri, elettricisti, idraulici, logisti ed amministrativi. Tutte queste mansioni sono diventate immediatamente necessarie ed operative per consentire la creazione degli impianti utili all’attivazione della cucina, dato che entro due giorni il campo avrebbe dovuto accogliere i primi ospiti. Al gruppo di Treviglio e a quello della M.A.S. è stata assegnata la funzione di logistica e magazzino, con eccezione della volontaria Tina Preziuso che è stata successivamente assegnata alle cucine, non appena queste sono state attivate.
Superato l’impatto iniziale, i volontari trevigliesi si sono messi al lavoro, per effettuare le operazioni di trasporto e stoccaggio dei beni necessari alla vita del campo, quali brande, climatizzatori, vestiti, articoli per l’igiene personale, giocattoli e strumenti di cancelleria. Nei primi giorni, grazie all’impegno di Pierluigi Rocchi, Raffaella Moriggio ed alcuni volontari della M.A.S. sono state allestite sei tende ed un registro per il controllo della movimentazione merci. Nello stesso tempo, Alessandro Giani e la restante parte dei Volontari M.A.S., con il supporto dell’automezzo di Dalmine, hanno provveduto al ritiro e alla consegna di tutto il materiale sopraccitato ed alla fornitura degli alimenti necessari all’avvio della cucina, quali acqua minerale, verdure, pasta e carni. I viaggi per il ritiro delle merci si alternavano incessantemente tra il magazzino del COM 5 (Centro Operativo Misto – ovvero la sede direzionale della zona di Paganica), un grande ipermercato nei pressi dell’Aquila ed il magazzino centrale della Regione Lombardia, sito nei pressi dei campi sportivi antistanti alla tendopoli di Monticchio 1, a 3 Km di distanza da Paganica.
Con il passare dei giorni e lo stabilizzarsi della situazione, sono stati accolti i primi ospiti, operazione quest’ultima che ha obbligato la delegazione trevigliese a concentrare tutti gli articoli nel minor numero possibile di tende ed infine nei container, mentre i lavori di ripavimentazione ed impiantistica procedevano, lasciando spesso le tende dei volontari prive di corrente elettrica e costringendo tutti i presenti ad un lavoro incessante, dal momento che anche durante la notte, alcuni volontari a rotazione erano impegnati ad effettuare turni di sorveglianza presso il cancello principale, al fine di prevenire l’accesso di automezzi esterni ed eventuali malintenzionati.
E nonostante la forte escursione termica, che passava dagli oltre 32 gradi di giorno sotto un sole cocente ai 12-14 gradi della notte, il lavoro non si è mai fermato e le necessità del campo continuavano a moltiplicarsi.
Infatti la segreteria generale e la portineria erano rispettivamente allestite in forma provvisoria dentro una tenda e sotto un gazebo, situazione poco dignitosa sia per gli ospiti che per i volontari. Ma grazie all’impegno da Treviglio del Presidente dei Volontari dell’omonima associazione, in rappresentanza del COM Bassa Bergamasca, Gianni Perego, del responsabile acquisti del campo e
Presidente del gruppo di Urgano, Cesare Nossa, di Pierluigi Rocchi, della dr.ssa arch. Raffaella Moriggio e del dott. Alessandro Giani, sono state acquistate e realizzate due piccole casette in legno del valore di 19.800 €, perfettamente adibite alle funzioni di segreteria e di portineria. Un segno stabile dell’impegno della bassa bergamasca, sino alla dismissione della tendopoli. Tali strutture saranno poi idonee a costituire un eventuale colonna mobile per future emergenze.
Giunti stremati al 30 giugno, i volontari hanno passato le consegne al capo campo subentrante, rappresentante della delegazione bresciana, ed hanno intrapreso il viaggio di ritorno, giungendo a Treviglio alle ore 18.30.
L’esperienza intrapresa è stata sicuramente di grande formazione ed impegno da parte di tutte le associazioni intervenute e si è sviluppato un clima collaborativo che ha portato a riscontrare soddisfazione da parte degli ospiti. Ma il lavoro non finirà certamente con questa settimana, dal momento che è già pronta una nuova attivazione dal 18 al 25 luglio, per continuare a migliorare la vita
del campo, cercando di donare sé stessi e garantire alla popolazione colpita una parentesi di serenità ed anche un minimo di speranza affinché possano ricominciare una nuova vita.

Dott. Alessandro Giani

(Vedi la galleria fotografica del campo Paganica 5 e la galleria fotografica dei danni del terremoto )
  Inviato da admin   venerdì 12 giugno 2009 - 11:22:01
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Volontari dell'Associazione tra i terremotati d'Abruzzo
Pierluigi Rocchi, Tina Preziuso, Raffaella Moriggio e Alessandro Giani
Pierluigi Rocchi, Tina Preziuso,
Raffaella Moriggio e Alessandro Giani

Da venerdì scorso anche l’Associazione Volontari della Protezione Civile di Treviglio è operativa nei luoghi devastati dal terremoto del 6 aprile.

Il primo gruppo dell’Associazione, è partito con la colonna mobile da Bergamo nella serata di venerdì, assieme ad altri gruppi di volontari bergamaschi, tra cui Gruppo Comunale di Urgnano per portare il proprio aiuto a Paganica, dove sono giunti nella mattinata di sabato.

Ai volontari, PierLuigi Rocchi, Tina Preziuso , Raffaella Moriggio e Alessandro Giani sono stati assegnati compiti di gestione e organizzazione campo.

Per tale scopo dovranno provvedere e collaborare oltre che alla realizzazione del campo base “Paganica 5” per i vari gruppi di volontari, che a turno saranno impegnati nell’area, anche ad un all’alloggiamento più stabile per i terremotati.

Dalle prime notizie pervenuteci, la situazione logistica non è fluida, soprattutto perché non è ancora ben oliato il meccanismo su cui si struttura un intervento complesso.

Già dalle prime avvisaglie, essendo l’area destinata alla costruzione del campo abbastanza disastrata, si sono riscontrate notevoli difficoltà da affrontare.

Per questo scopo, visto l’attivismo dei nostri volontari per superare queste difficoltà, considerata la grave situazione, abbiamo ritenuto necessario coinvolgere urgentemente l’organizzazione del COM – Bassa Bergamasca, di cui fanno parte anche i due gruppi operativi di Treviglio e Urgnano.

In considerazione che, in una precedete riunione di coordinamento svoltasi a Treviglio, ci aveva dato mandato esplorativo, per finalizzare eventuali interventi a sostegno delle popolazioni colpite.

A fronte di questa necessità il COM – Bassa Bergamasca si è fatto subito carico di sostenere le prime spese ( € 18.000) per l'acquisto di una casetta prefabbricata che sarà utilizzata come centro organizzativo e di aggregazione del campo, impegnando parte dei contributi destinati all’emergenza.

Sono così state date tutte le indicazioni e le certezze di copertura finanziaria per iniziare i lavori. Inutile sottolineare, che allo stato attuale, oltre a cercare di alleviare i disagi alle popolazioni colpite, i volontari si stanno prodigando oltre il limite delle loro possibilità, in situazioni veramente disagiate.


Gianni Perego

(Vedi la galleria fotografica del campo Paganica 5 e la galleria fotografica dei danni del terremoto )
  Inviato da admin   martedì 26 maggio 2009 - 16:20:00
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L'indagine-monitoraggio sui campi elettromagnetici
La ricerca dell'Associazione Volontari della Protezione Civile Un'operazione importante per l'ambiente
La ricerca è finalizzata alle fonti di emissioni nel territorio di Treviglio e nell'area del Com-Bassa Bergamasca. L'iniziativa, spiega il presidente Gianni Perego, permetterà di definire senza incertezza l'esatta situazione dell'elettrosmog in alta e bassa frequenza.


Strumento rilevamento TAOMA
Una fase della misurazione
L'interesse verso i campi elettromagnetici ha assunto negli ultimi anni un'importanza crescente, legata anche al contemporaneo e frenetico sviluppo di nuovi sistemi di telecomunicazione; gli impianti di questo tipo si sono diffusi in maniera capillare in ambito urbano, destando dubbi e preoccupazioni circa la loro pericolosità.

Ma anche l'intensificazione della rete di trasmissione elettrica, conseguente all'aumento della richiesta di energia elettrica, e l'urbanizzazione di territori precedentemente disabitati e caratterizzati dalla presenza di elettrodotti o di emittenti radiotelevisive, hanno contribuito a destare perplessità circa i possibili effetti sulla salute derivanti dalla permanenza prolungata in prossimità di tali installazioni.

Il fenomeno comunemente definito "inquinamento elettromagnetico" è legato alla generazione di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici artificiali, cioè non attribuibili al naturale fondo terrestre o ad eventi naturali (ad esempio il campo elettrico generato da un fulmine); il termine artificiale si riferisce quindi ai campi prodotti da impianti realizzati per trasmettere informazioni attraverso la propagazione di onde elettromagnetiche (impianti radio-TV e per telefonia mobile), da impianti utilizzati per il trasporto e la trasformazione dell’energia elettrica dalle centrali di produzione fino all’utilizzatore in ambiente urbano (elettrodotti), da apparati per applicazioni elettromedicali, da impianti per lavorazioni industriali, nonché da tutti quei dispositivi il cui funzionamento è subordinato a un’alimentazione di rete elettrica (elettrodomestici).

E’ necessario però sottolineare una differenza sostanziale.

I sistemi di teleradiocomunicazione (impianti radio-TV, telefonia mobile) sono appositamente progettati e costruiti per emettere onde elettromagnetiche (irradiatori intenzionali), le quali sono alla base della trasmissione delle informazioni (audio, video, etc.); invece, gli impianti di trasporto, di trasformazione (elettrodotti) e gli utilizzatori di energia elettrica emettono nell'ambiente circostante campi elettrici e magnetici in maniera non intenzionale, ma come conseguenza diretta e inevitabile del loro funzionamento, che è basato sul trasporto e quindi sulla presenza e movimento di carica elettrica.

Per questi motivi, tra le varie attività dell’anno in corso, l’Associazione Volontari della Protezione Civile di Treviglio sta effettuando una nuova ricerca finalizzata alle fonti di emissione dei Campi ElettroMagnetici, nel territorio di Treviglio e nell’area COM - Bassa Bergamasca.

L’iniziativa, che non sarà né limitata nel tempo, né circoscritta al territorio di Treviglio, permetterà di definire senza incertezze l’esatta situazione dell’elettrosmog in alta e bassa frequenza ( linee alta tensione, linee elettriche ferroviarie, antenne e ripetitori telefonia e TV, ecc.), in particolare nelle vicinanze delle fonti di emissione e dove più sensibili sono i soggetti interessati.

Nell’ottica dello sviluppo delle strutture tecnologiche e industriali che si amplieranno sul nostro territorio nei prossimi anni, la ricerca, oltre all’individuazione del rischio attualmente presente, permetterà di avere una mappatura aggiornata di queste fonti di emissione, e conseguentemente di avere un riferimento di base che possa essere di utile rimando all’evoluzione delle infrastrutture previste.

I Volontari esperti nel settore impegnati nella ricerca hanno a disposizione l’apparecchiatura di rilevamento TAOMA, acquistata con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Treviglio. Si tratta di una adeguata e moderna strumentazione che rispetta tutte le conformità degli standards normativi italiani ed internazionali ( D.M. 381 del 10-09-1998, D.P.C.M. del 08-07-2003 e nuova direttiva europea 2004/40/CE, oltre alle line guida CEI 211-6 e CEI 211-7 ).

A tutt’oggi sono state monitorate, nel territorio di Treviglio, in più riprese, le aree della zona Nord , il quartiere Ovest di Treviglio e l’area PIP 1.
  Inviato da admin   sabato 16 maggio 2009 - 08:58:21
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Appuntamento alla festa "Il Paese Senza Errori" di Cologno al Serio
La locandina della festa
La locandina della festa
La nostra Associazione sarà presente con un proprio stand alla quinta edizione della festa "Il Paese senza errori", organizzato dall'associazione "Dentro la storia ... strada facendo" che si terrà il 2 giugno 2009 in Piazzale Mercato a Cologno al Serio con inizio alle ore 10 e termine ale ore 19.

La festa è dedicata ai bambini e ai ragazzi da 0 a 14 anni e spaziarà dai laboratori creativi ai giochi d’altri tempi ed a tantissime altre attività divertenti e interessanti.
I Volontari della Protezione civile di Treviglio, da anni impegnati nelle scuole elementari e medie con il progetto "scuola sicura", proporranno ai bambini e i ragazzi le tematiche di sicurezza nella casa e nella scuola sotto forma di gioco.

Per ulteriori informazioni del programma della festa rimandiamo al sito dell'associazione "Dentro la storia ... strada facendo" www.dentrolastoria.org .

Vi aspettiamo a Cologno al Serio.


Scarica il depliant della festa


  Inviato da admin   sabato 16 maggio 2009 - 08:24:10
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Associazione Volontari della Protezione Civile di Treviglio e Gera d'Adda
Via Abate Crippa, 34/C - 24047 Treviglio (BG)
Tel. : +39 (0363) 419272 - Fax : +39 (0363) 419272 - E-mail :info@protezioneciviletreviglio.it
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