PAGANICA 5 – Nuovo intervento nelle zone colpite dal sisma
Gruppo di luglio
Maria Quartieri, Pierluigi Rocchi, Tina Preziuso,
Alessandro Giani, Davide Nassuato, Giacomo Belloni
Paganica 5, 18-25 luglio, 6 volontari in missione per una settimana, ancora una volta per proseguire il lavoro imbastito due mesi fa. A distanza di qualche tempo, di strada il campo accoglienza ne ha fatta tanta, ma ancora molto si può fare, si deve fare.
Per la prima volta però l’ottica si rovescia, il volontario diventa “ospite” ed il terremotato “padrone”. Segno quest’ultimo che la struttura muta da una tendopoli di fortuna ad una vera e propria comunità organizzata. Non più solo polvere, ruspe, trivelle e tanto sudore per garantire la minima sussistenza, ma una piccola cittadella, che, pur non essendo completamente autosufficiente, ha già eletto i suoi rappresentanti tra le vittime del sisma, davanti al quale, anche la nutrita minoranza di etnia macedone ha avuto voce in capitolo. Una condizione più umana che ha visto una migliore interazione tra i volontari e la popolazione.
In questa missione, le priorità si sono rivelate differenti, ma concrete. Attraverso una fattiva collaborazione alla logistica generale ed alimentare, oltre ad un costante apporto alla linea di servizio pasti, i nostri volontari hanno incontrato alcuni problemi in più, rispetto alla volta precedente.
A creare qualche difficoltà è stato sicuramente il caldo, che non ha risparmiato nessuno, dal momento che la media delle temperature si è attestata per tutta la settimana intorno ai 40° C. Ciononostante non ci si è lasciati intimorire e, bottiglia di acqua perennemente a portata di mano, il lavoro è continuato. L’obiettivo prefissato era quello di mantenere gli standard qualitativi raggiunti dalla cucina, sia in termini di efficienza, che dal punto di vista della varietà dei cibi proposti. Crediamo di aver contribuito a questo, avendo ripristinato la fornitura di alcune categorie di cibi che erano state temporaneamente sospese (prodotti dolciari da forno, condimenti per la pasta alternativi alla salsa di pomodoro, pesce). Abbiamo inoltre cercato di coadiuvare il responsabile del magazzino nel riassetto dei 23 container che stivano gli aiuti, pervenuti copiosi anche a distanza di tempo dal sisma.
Questa però è solo una piccola parte del lavoro svolto, poiché il risultato finale è pervenuto grazie alla collaborazione con le altre associazioni presenti nella settimana, alle quali va il nostro plauso ed un caloroso ringraziamento.
E mentre i cantieri di Bazzano crescono dal giorno alla notte, ci prepariamo per la prossima chiamata, attesa per il mese di agosto, nella speranza di donare ancora il nostro cuore per far sì che L’Aquila torni a volare alto.


Resp. Ufficio Stampa
Alessandro Giani


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  Inviato da admin   venerdì 31 luglio 2009 - 12:02:13
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